La Sicilia è una terra multietnica per elezione dove è facile riconoscere stratificazioni di diverse civiltà. La cultura figurativa e manuale popolare è ricca di elementi eterogenei che rimandano a tecniche e attitudini artistiche e ad una concezione del mondo e della vita di interesse e peculiarità locale che va preservata. I moderni cultori delle discipline artistiche e etnoantropologiche spingono i cittadini a riappropriarsi di un aspetto significativo della vita culturale siciliana passata che si è espressa in forma di arte popolare variegata territorialmente. La conoscenza e il trattamento dei materiali lignei, metallici, lapidei e tessili hanno avviato alla creazione e all’unicità della formazione dell’oggetto d’arte; nel contempo la ricchezza e la varietà di arti popolari è stata supportata ed espressa da interpreti di miti e leggende antiche e moderne come sono rinomati artigiani, maestri, artisti e operatori locali. La lettura dell’opera d’arte del passato, sia essa di alto rango e di artisti universalmente noti, sia essa popolare e di artisti minori ignoti, avvia la riflessione critica sui valori semantici di cui ogni opera è portatrice. Resta pertanto di enorme significato.
Soprattutto sull’arte popolare è possibile identificare i segni di miti e leggende di civiltà contadino-borghesi; nelle sue varie forme sono incarnate credenze, filosofie di vita, tradizioni storiche e religiose. Terremoti, maremoti e fenomeni vulcanici nell’area etnea hanno plasmato l’animo e i sentimenti degli uomini che la abitano. Rappresentazioni e segni, tra storia e modernità, sotto ogni forma di santi, eroi, pubblici ufficiali, principi e cavalieri, catastrofi e ricostruzioni, miracoli e leggende sono nati sotto queste luci, bagliori o tenebre. Una breve rassegna delle arti popolari d’interesse ed espressione locale possono essere così riassunte: arte della tessitura e del ricamo; arte lapidea (pietra da intaglio, arte cimiteriale, arte del marmo e della pietra lavica)(prevalenza di stile barocco); arte del ferro battuto (cancellate, battiportoni, balconi, lampioni); arte di orafi e argentieri (calici, pissidi, baculi, ostensori, bastoni, busti di santi, cartagloria, tesori custoditi nelle chiese, negli oratori di confraternite e nei musei diocesani); arte pittorica (quadri custoditi nelle chiese, musei, biblioteche, collezioni private e pubbliche); arte della terracotta (pavimenti, tegole, laterizi, vasellame, figurine presepiali, produzione artigianale); arte della scultura e pittura (prevalenza del periodo barocco); arte del carretto; arte votiva (ex voto su lastra metallica e su tela, lamine d’argento); arte del legno (mobili, portali, leggii, confessionali, altari in legno scolpito).
Miti e leggende, sacri e profani, della civiltà greco-romana, bizantina, araba, normanna, ispanico-aragonese hanno trovato rappresentazioni in forme poliedriche e sono state descritte da molti studiosi locali e scoperte dai viaggiatori del Gran Tour di passaggio nella parte orientale dell’isola. Esiste una vasta iconografia dell’Etna nella forma pittorica ad opera di molti artisti e nella filmografia Così come celebrazioni devozionali di santi in forma di tele, statue di marmo e di legno, di pittura su vetro: Agata, Venera, Alfio, Filadelfo e Cirino, Vito, Isidoro, Lucia, Barbara, Antonio, Nicolò, della Vergine Annunziata, della Madonna della Catena, della Madonna del Carmelo.
Corredi tessili e drappi processionali usciti dai monasteri femminili riportano la tradizione cristiana a contatto dei fedeli.
Tralasciando le numerosissime Relazioni vulcanologiche di naturalisti locali e stranieri, nella iconografia tradizionale e multimediale sono presenti le tante leggende strettamente legate alla maestosa “muntagna” Etna, la cui bellezza ha ispirato poeti e narratori: castagno dei cento cavalli, martirio di Sant’Agata, la leggenda della Santa martire Venera, il mito di Aci e Galatea, la leggenda dei tre santi Alfio, Filadelfo e Cirino, il mito del gigante Polifemo, la leggenda del gigante Encelado, la leggenda di Ulisse, l’Etna e i ciclopi, la leggenda della ninfa Etna, il mito di Efesto dio del fuoco, la leggenda di Colapesce, la leggenda del cane cirneco figlio della lava, la leggenda di Empedocle e la torre del filosofo.